domenica 1 maggio 2011

IL PUNTO (DELLA FOLLIA COLLETTIVA)


17. CHE DIO CI LIBERI DALLA SUA PREGHIERA!
Domenica 1° maggio 2011

Che il Dio che Stella Niccolai ha fatto sostituire a Gesù nella preghiera del pasto dei bimbi della scuola di Santonuovo, ci liberi dalla follia in cui siamo caduti con la vicenda del manifesto – non anonimo, non insultante, non nient’altro – che da giorni è al centro della più gratuita mancanza di intelligenza delle cose.
È grave dover vedere che si monta un caso su una questione che la dirigente scolastica avrebbe potuto e dovuto risolvere in due minuti parlando direttamente con chi lo aveva prodotto e appianando immediatamente le cose.
Questa sarebbe stata una vera opera di pace.
È grave che la stessa dirigente ne abbia fatto un caso, investendone perfino il vescovo che forse avrebbe da preoccuparsi di ben altro che non stare a perdere tempo sull’opinione di chi pensa che se in quella preghiera fosse rimasto Gesù non sarebbe successo proprio un bel nulla.
Ma la figura più grave, in tutto questa incresciosa vicenda, la fanno quei politici – a cominciare dal nostro beneamato peggio sindaco di Quarrata – che adoperano queste insulse situazioni per farsi campagna elettorale e per far vedere che ci sono, che esistono, mentre tutti sanno che sono assenti, arroganti, irrispettosi di tutto e di tutti e solo autoreferenziali – come del resto è stato dimostrato da quasi 10 anni della presenza della Sabrina sul territorio.
Le forze politiche quarratine più equilibrate hanno espresso la loro opinione e lo hanno fatto nella maniera corretta: non si può trattare come una guerra di Libia una questione che non ha sostanzialmente né il senso né il peso che le si vuole attribuire.
E stamattina stessa, sempre su quest’onda, anche Andrea Bagattini interviene sul Tirreno ricordando giustamente che in uno stato laico non sarebbe nemmeno il caso di parlare di preghiere a scuola.
Ma al di là di questo, giratevi intorno, Quarratini. E pensate.

Se l’amministrazione di Quarrata mettesse, nel risolvere i problemi reali della città, solo un decimo dell’impegno che spreca in questa bischerata, il nostro Comune sarebbe mai afflitto da tutti i mali che lo rendono un simbolo della decadenza e del degrado?

Buon 1° maggio senza stupidaggini!

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